PECHINO - Se anche la mamma dalla cucina può sbirciare tra gli e-book dei figli e appassionarsi alla loro musica, forse si smetterà di accusare la tecnologia di isolare i ragazzi. E con contenuti digitali condivisi in famiglia, in una rete aperta ma quanto mai intima, ecco che il focolare domestico non è più solo la tv, ma una console multimediale dove confluiscono foto, video, musica, film, libri, giochi e web. Contenuti che parlano 'la stessa lingua' e che tutti possono esser in gradi di immagazzinare, maneggiare e godere in ogni momento, da ogni dove. Acer lancia sul mercato un nuovo standard per i suoi prodotti: si chiama clear-fi, dove pulito vuol dire facile, chiaro, sempre lo stesso. Un'unica interfaccia per tutti i dispositivi elettronici che girano per casa: uno, due, mille smartphone, proiettore, e-reader, tablet, macchina fotografia e telecamera, decoder o videoregistratore digitale e quant'altro. E lo fa nel giorno in cui firma a Pechino un'alleanza strategica con il secondo maggior produttore di pc in Cina, Founder, che fornirà anche contenuti a cominciare da quelli per il suo nuovo e-reader, LumiRead, presentato oggi, nei negozi italiani da agosto. Ma da un lettore sei pollici di testo connesso a internet a un vero e proprio tablet il passo è breve. Ed è così, che in mano al presidente italiano del colosso taiwanese, Gianfranco Lanci, spunta anche un prototipo Android concorrente dell'Ipad.
Clear-fi, un network "intimo". Giovanni ha scaricato le sue letture preferite dalla libreria virtuale, Maria le foto e i video delle vacanze. Lucia ha acquistato musica online, ma per tutti stasera c'è un nuovo film. Una visione della domotica che dalle tapparelle e il riscaldamento passa ai file personali, creati o scaricati dalla rete. Vengono salvati in un unico server, e richiamati dal netbook dall'altra stanza o dal cellulare per mostrarli agli amici. D'ora in poi tutti i prodotti Acer potranno essere periferiche wi-fi di un unico ecosistema che garantisce la stessa interfaccia drag and drop. In un mondo dove le aspettative di crescita arrivano anche dai segmenti degli under 12, delle donne e degli anziani, imparare una volta deve poter dire imparare per sempre. "Romper le barriere tra le persone e la tecnologia", ripetono da Taiwan. Attraverso la console clear-fi, gli utenti possono trovare immagini e registrare i programmi TV, scaricare e-books e musica e condividere questi contenuti digitali su tutti i dispositivi connessi alla home network. Acer clear-fi console è in fase di sviluppo e sarà pre-installato su tutti i dispositivi Acer, dai notebook, ai desktop, agli smartphone.
Il Kindle con gli occhi a mandorla. Millecinquecento volumi in un palmo di mano, eBooks e audilibri. L'Acer LumiRead, presentato oggi e disponibile solo per gli Stati Uniti, in Germania e Cina, arriverà presto anche in Italia (ad agosto) e in Francia, dopo gli accordi che seguiranno quelli già stretti con Barnes&Noble (un milione di titoli per il mercato americano), Libri.de (4 milioni di testi), e la compagnia cinese Founder, partner anche nella scalata all'appetitoso mercato dei tablet. Ha uno schermo di 6 pollici, sottile meno di un centimetri e ultraleggero, realizzato con tecnologia e-Ink, senza retroilluminazione e finitura opaca; una memoria flash di 2GB, espandibile di altri 8GB attraverso scheda MicroSD. Dotato di uno scanner per la lettura dei codici ISBN, e tastiera QWERTY standard per navigare in internet sia tramite wi-fi o via 3G. L'accordo con Founder, dopo quello con l'americana Gateaway dell'agosto 2007, servirà ad Acer per sfondare - almeno nelle intenzioni - la muraglia del mercato cinese per arrivare, in uno o massimo due anni, al terzo posto nel mercato delle vendite di personal computer in Cina e, perché no, minare il primato di Lenovo e dell'inseguitore Hp.
Tablet Android 7 pollici. Il torinese Gianfranco Lanci, CEO di Acer, si ostina a chiamarlo "lettore a colori". Ma insieme al LumiRead, durante il meeting pechinese, ha fatto capolino anche un prototipo molto più evoluto, contraddistinto dalla presenza di un display a colori di 7 pollici e sistema operativo Android. Il tablet candidato a diventare l'alternativa taiwanese all'iPad di Apple che oggi sbarca in Italia, "un melafonino solo più grande", per semplificare il pensiero del Ceo di Acer. Color metallo, testiera QWERTY, di sicuro avrà connesione wi-fi e 3G e non arriverà in Italia prima della fine dell'anno. Da definire il processore, una soluzione ARM sembrerebbe la scelta più logica, al momento, mentre pochi dubbi rimangono sulle intenzioni di puntare su un progetto open source, al fine di sfruttare le applicazioni già presenti e sviluppate dalla community. Dopo le voci e le smentite, Acer conferma di essere in stretto contatto con Google e di continuare a lavorare sul progetto CromeOS. Ma ci vorrà ancora tempo.
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